GRAMMATICA E SESSISMO

CENTRO DI RICERCA DIPARTIMENTALE MULTIDISCIPLINARE

Il sessismo nella lingua italiana. Tren’anni dopo Alma Sabatini

Volume dedicato alla famiglia del prof. Alberto Valentini

Sinossi

La lingua non è né neutra né neutrale, soprattutto dal punto di vista del genere. Può creare, accentuare o conservare discriminazioni che finora hanno colpito soprattutto le donne. Quel che è peggio, tutto questo è avvenuto nella sostanziale indifferenza di tanti e tante, che hanno continuato a parlare o a scrivere in un certo modo: l’hanno fatto per abitudine, per scarsa consapevolezza o seguendo la convinzione che i problemi da affrontare fossero ben altri.

Occorre imparare a maneggiare con cura le parole, perché certe situazioni possano davvero cambiare. È importante farlo nella vita quotidiana come sui mezzi d’informazione, nel mondo della formazione come nelle attività delle istituzioni.

A oltre trent’anni dalla fondamentale ricerca sul sessismo nella lingua italiana curata dalla linguista Alma Sabatini, voci e esperienze diverse danno conto di un cammino tutt’altro che concluso verso la reale parità dei generi e le pari opportunità: occorre uno sforzo collettivo sul piano linguistico, politico, sociale e culturale per una comunità davvero plurale e inclusiva.

Indice organizzato dei contributi
V. Maestroni (Centro Documentazione Donna di Modena)
Lingua e parità, trent’anni dopo
I. Guadagnini e A. Bosi (Comune di Modena)
Il linguaggio di genere
R. Mori (già Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna)
Un nuovo linguaggio per una società più equa: l’impegno della Regione Emilia-Romagna
A.L. Somma (University of Birmingham) e G. Maestri (Università degli Studi Roma Tre)
“È la lingua stessa che ci parla”: riflessioni sul sessismo nella lingua e nella cultura italiane
Sezione I: Oltre il “politically correct”. Sessismo, riflessione linguistica e prassi
F. Fusco (Università degli Studi di Udine)
“L’abitudine fa la sindaca e l’avvocata”. Il genere femminile nella lingua italiana, anche a partire da Alma Sabatini
S. Cavagnoli e F. Dragotto (Università di Roma Tor Vergata)
Ritorno al futuro? Le “Raccomandazioni” alla prova – a ritroso – dei dizionari dell’italiano. Una riflessione lessicologica, lessicografica e sociolinguistica
F. Formato (University of Brighton)
Linguistic markers of sexism in the Italian media: a case study of “ministra” and “ministro”
Sezione II: Il linguaggio tra diritto, politica e società
G. Pacella (Università Politecnica delle Marche)
Il Particolare Plurale
C.M. Reale (Università degli Studi di Trento)
L’ordinamento giuridico fra costruzione e tutela delle identità transgender
C. Nardone (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)
Lingua, genere e annunci di lavoro: un’analisi sulla situazione attuale
Sezione III: Linguaggio, pratiche e formazione
B. Casalini (Università degli Studi di Firenze)
Sopravvivere al sessimo: due strategie di contrasto a confronto
G. Giuliani (Istituto Universitario Europeo)
Due sessi o nessuno? Proposte per un linguaggio non sessista in Italia e in Svezia
L. Appiano (Donne in rete – Foggia)
Inserimento delle “Raccomandazioni” nei programmi di studio della lingua italiana e trasmissione a docenti e insegnanti
P. Nitti (Università degli Studi dell’Insubria)
“Non uso le raccomandazioni perché suona male”. Un’indagine su come sono state recepite le “Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana” da parte degli insegnanti di italiano
Sezione IV: Le “Raccomandazioni”, ieri e oggi
E. Billi e P. Mastrangeli (Associazione Alma Sabatini – Casa Internazionale delle Donne di Roma)
M. Mariani (Associazione Il Paese delle donne)
E. Marinucci (prima Presidente della Commissione per la realizzazione della parità tra Uomo e Donna)
J. Pinnock (psicologa, psicoterapeuta, esperta di studi di genere)

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