di Francesca Dragotto*, Domenica Fioredistella Iezzi**, Sonia Maria Melchiorre***

Abstract

La narrazione della violenza sessuale denunciata dall’attrice italiana Asia Argento ha finito per scoperchiare il vaso di Pandora che da sempre ha custodito l’omertoso silenzio, soprattutto del jet set internazionale, sul tema in questione, innescando una inarrestabile, travolgente ondata di coming out rivelatori di episodi analoghi, subiti da altre attrici e attori.

Colata in tutti gli stampi testuali compresi tra la narrazione diffusa e il succinto tweet, la vicenda si è estesa a macchia d’olio, alimentando un dibattito a livello nazionale e internazionale. Particolarmente significativo è stato il caso italiano, spesso più interessato all’individuazione di ragioni utili a legittimare il Victim Blaming – si vedano gli attacchi subiti dalla Argento sia attraverso media tradizionali che social – che a ricostruire il contesto nel quale si sarebbe consumata la violenza.

Oggetto di innumerevoli discorsi di odio, il racconto rappresentato dalla cronaca italiana costituisce un oggetto utile a investigare il sentimento sociale nei confronti di storie di violenza con protagoniste persone (in special modo donne) famose, nei confronti delle quali si attivano reazioni di sdegno frammisto alla colatura dei più beceri stereotipi di genere.

Muovendo dall’analisi qualitativa, condotta attraverso gli strumenti della linguistica del testo, che quantitativa, condotta attraverso l’uso di software quali R, Node js, Twinword (per continuità con quanto avvenuto in occasione di precedenti lavori: cfr., tra gli altri, Iezzi 2009, 2010a, 2010b, 2013) di un corpus di testi incentrati su questa vicenda, prodotti in lingua inglese e in lingua italiana (account Twitter dell’attrice, articoli apparsi su quotidiani, riviste o blog internazionali, analizzati in coincidenza di cronologie particolarmente significative), chi scrive si ripropone di far emergere luoghi di contatto e di separazione tra le diverse forme della cronaca, unitamente alle costellazioni lessicali, semantiche e pragmatiche che le hanno sostanziate.

Scopo ultimo del lavoro sarà l’intercettazione dell’eventuale pattern linguistico e concettuale che sta dietro ai punti di vista sociali e social sulla violenza di genere.

Riferimenti bibliografici

Dragotto, F., Melchiorre S. (2018), “«Mangiata dall’orco e tradita dalle donne». Vecchi e nuovi media raccontano la vicenda di Asia Argento, tra storytelling e Hate Speech”, in Iezzi D.F., Celardo L., Misuraca, M. Jadt 2018, Proceedings Of The 14th International Conference On Statistical Analysis Of Textual Data, Roma, pp. 216-223;

Iezzi D.F. (2009), “Amore e dolore: dai maltrattamenti all’omicidio ‘passionale’. Uno scenario sulla violenza domestica contro le donne in Italia”, in Pacinelli A., D’ovidio F.D.., La ricerca sociale partecipata, Padova, pp. 73-82;

Iezzi D.F. (2010a), “Intimate Femicide In Italy: A Model to classify how Killings Happened”, in Palumbo F., Lauro C. N., Greenacre M. J.. Data Analysis And Classification, Berlin, pp. 85-92;

Iezzi D.F., Grisoli M (2010b), “Using Rasch Measurement To Assess The Role Of The Traditional Family In Italy”, in: Palumbo F, Lauro C. N., Greenacre M. J., Data Analysis and Classification, Berlin, pp. 163-170;

Iezzi D.F. (2013), “Italian Women in the new Millennium: emancipated or violated? An Analysis of Webmining on fatal domestic Violence” in Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica, Volume LXVII n. 2, pp. 47-65.

* Francesca Dragotto: Università di Roma Tor Vergata – dragotto@lettere.uniroma2.it

** Domenica Fioredistella Iezzi: Università di Roma Tor Vergata – stella.iezzi@.uniroma2.it

*** Sonia Maria Melchiorre: Università della Tuscia – melchiorresmr@unitus.it