Jadt 2018 – International Conference on Statistical Analysis of Textual Data

CNR Aldo Moro – Aula Regina Elena (Viale Regina Elena n. 295, Edificio G, piano terra)

martedì 12 giugno 2018 , ore 16.10

Sintesi della relazione di Sonia Maria Melchiorre (Università della Tuscia) e Francesca Dragotto

Spolpata dalle cronache nazionali e internazionali, la narrazione della violenza sessuale denunciata dall’attrice italiana Asia Argento ha funto da detonatore di una esplosiva sequela di coming out rivelatori di episodi analoghi subiti, da altre attrici e, seppur in misura inferiore, attori, da parte di personaggi di spicco dello Star System hollywoodiano. Colata in tutti gli stampi testuali compresi tra la narrazione diffusa e il succinto tweet, la trama di questa vicenda ha tenuto e ad oggi ancora tiene significativo banco mediatico, alimentando un dibattito che, nel caso italiano, si è dimostrato spesso più interessato all’individuazione di ragioni utili a legittimare il Victim Blaming che a ricostruire le coordinate del contesto in primis psicologico nel quale si sarebbe consumata la violenza. Oggetto di innumerabili discorsi di odio, il racconto rappresentato dalla cronaca italiana costituisce un oggetto utile a investigare il sentimento sociale nei confronti di storie di violenza con protagoniste persone (in special modo donne) famose, nei confronti delle quali si attivano reazioni di sdegno frammisto alla colatura dei più beceri stereotipi di genere. Muovendo dall’analisi quantitativa e qualitativa di un corpus di testi incentrati su questa vicenda, prodotti in lingua inglese e in lingua italiana, chi scrive si ripropone di far emergere luoghi di contatto e di separazione tra le diverse forme della cronaca, unitamente alle costellazioni lessicali, semantiche e pragmatiche che le hanno sostanziate. Correderà questa analisi quella di un secondo corpus, stavolta estrapolato dalla ricca produzione social riconducibile ad account ora individuali, ora di gruppi noti per l’indefessa attività di comunicazione indignata intorno a vicende dell’attualità. Scopo ultimo del lavoro, sarà l’intercettazione dell’eventuale pattern linguistico e concettuale della violenza di genere, del quale si testeranno i limiti di validità all’interno di sistemi diversi e di varietà diverse dello stesso sistema.

ENG version

Re-enacted and dissected in the National and International news, the narration of the rape denounced by Italian actress Asia Argento has triggered several coming outs revealing the violence perpetuated against other actors and actresses by prominent personalities of the Hollywood star system. Textually molded between diffused narration and the blink of a tweet, the story has hooked the public displaying, in the Italian media in particular, a morbid legitimation of Victim Blaming. Asia Argento has become the object of Hate Speech revealing, in turn, a cultural palimpsest of lies and guilty silences deriving from stereotypes represented in comments of the most crass and basest order. The present discussion starts therefore from a quantitative and qualitative analysis of texts, in English and Italian, reporting the story and aims to reveal the similarities and differences between language practices substantiating the discourse of violence. Another corpus derived from the social networks will also reveal the righteous indignant reactions of cybernauts concerning this story which will help identify the language patterns at the core of gender-based violence.

Testo del contributo

Presentazione in Power Point del contributo